mercoledì 17 aprile 2013

Quirinarie

Difficile rinunciare a vivere in una illusione lungimirante sorretto da una ragione illecita qualunquista.Tutto é fragile un generare errori ,scalare montagne d'incomprensioni
Sperare di potercela fare ,far finta di nulla per poter  ricominciare tutto  da capo .Come prima più di prima credere d'essere ancora quello di tanti anni fa . Ma la società ci ha cambiato, la misera gente la grande vagina ha ingoiato ogni nostra volontà. Sepolti sotto l'indifferenza l'astuzia di Ulisse non  può
Più  nulla contro la Potenza dei cicloni questo è l'insegnamento la comprensione di quell'essere Nessuno. Forse tra vent'anni saremo meno bischeri  d'adesso  forse tra mezz'ora verrà eletto il nuovo presidente  forse l'impossibile è possibile ,l'orribile congiunzione di una verità sociale ad una forma di governo popolare. Una parabola intellettiva che trasuda sangue che bagna città e paesi ,strade e memorie congiunte .Tutto diviene in fondo ad un dolore remoto antico quanto il mondo. Pallidi sofismi sistemi universali la giostra della politica non conduce a nessuna gioia . Cambia la stima il rispetto mentre si cade  in quel buco profondo ed ingordo.Una catastrofe annunciata ridicola un parlamento che non sa più dialogare che mantiene crismi e tropismi in congiuture eliocentriche  ,macchiavellici congegni di cui non si conosce l'origine né tanto meno la specie. Esperimenti didattici possa il volere degli Dei aprire le porte alla ragione  possa il volere degli Dei rendere men duro questo servilissimo vivere fatto di   peregrinazioni in peregrinazioni verso  false posizioni . Poco ci rimane, brucia il west ,brucia la casa dei successi ,brucia l'ignoranza una bellezza saffica di cui s'ammirava un tempo lontano il suo  intrinseco valore.

Nessun commento:

Posta un commento