venerdì 4 novembre 2011

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NOVELLE ONLINE: RACCONTI ITALIANI
ONIRICI E FANTASCIENTIFICI

martedì 18 ottobre 2011

Racconti di fantascienza: La Guerra Dei Germi su ewriters.it

Racconti di fantascienza: La Guerra Dei Germi su ewriters.it

LA GUERRA DEI GERMI

Attraversare l’inferno ,combattere il male sotto ogni sua forma ,prendere coscienza del caos che ha generato ogni cosa ,
figure sinistre che sembrano volerti trascinare con loro verso chi sa dove.
Avventurasi negli orrori quotidiani, passare attraversare
una coltre nera che ricopre le macerie della città distrutta , smembrata quasi divorata da un animale,feroce e famelico che s’e lanciato
sul suo corpo indifeso pronto a sbranarla.
E in quei luoghi oscuri e irraggiungibili della nostra mente
che si nasconde una misteriosa ,invincibile forza, qualcosa
di cui non si ha nessun certo intendimento , una forza che ci spinge
ad essere simile a lei una forza primordiale venuta da lontano
sulla scia d’una pioggia di meteoriti atterrati e fecondati dalla terra.
Che ha generato dei terribili microrganismi capaci di mutare ogni forma vivente. La volontà di vincere questi germi stralunatici che fanno sorridere ,
che fanno scherzi bestiali tramutandoti in un impiegato incallito ,
un edicolante annoiato , un automobilista scorretto , in un cane zoppicante, in un vigile urbano in un folle cantante di musica pop ,
un essere ilare che si nutre di un corpo già malato.
Che spesso sfocia in una risata che sale lenta parte dallo stomaco poi muore in gola facendoti singhiozzare , piangere e riflettere per giorni e giorni.
Germi di cui non si conosce l’origine c’è chi dice vengono
da lontani sistemi ai confini dell’universo , germi che sono
capaci di distruggere e generare altri organismi all’interno
dello stesso corpo . Assumono forme incontrollabili diventano
orrende figure, figli dei nostri peggiori incubi.
La gente fugge non sa più dove scappare ,c’è chi si è barricato
in casa murando ogni porta, ogni finestra . Tutto inutile.
Rinchiudersi dentro con provviste d ‘ogni genere ,aspettare
che tutto finisca , i germi viaggiano nell’aria sull’ali del vento passano attraverso i muri di cemento,
le lastre di ferro e d’acciaio ,
raggiungono i deboli corpi e come ospiti indesiderati banchettano gozzovigliano in quelle esistenze indifese.
Le strade sono piene di morti e di soldati
molti indossano ancora le loro tute speciali provvisti di respiratori , quelli rimasti in vita controllano
l’entrate e l’uscite delle vie principali .
Quando finirà questo massacro John non c’è la faccio più
quasi impazzisco . Mi sembra di vivere in un incubo ?
Come e potuto succedere tutto questo ? sai me lo domando spesso ,
io ho le mie risposte forse saranno stupide , io credo che
quelli che vivono oltre questo sistema solare abbiano voluto castigarci ,
quasi una punizione per aver voluto diventati simili a loro.
No ,dai Robert cosa dici è solo un film, John stanno girando
un film ti rendi conto , è tutta una finta .
Una finta dici e come spieghi due milioni di morti in un mese.
Nazioni estinte per sempre , continenti scomparsi ,ingoiati ,
da cosa John dal nulla, tutto frutto della nostra fantasia ?
La causa sono loro questi piccole invisibili microrganismi
capaci d’ insidiarsi nei nostri corpi e di generarne altri a loro immagine.
Dai Robert calmati tutto finirà presto.
I migliori scienziati di questa terra si sono uniti per trovare
un antidodo a questa epidemia.
Vedrai c’è la faranno ,sono bravi i nostri scienziati , abbiamo
dalla nostra i più grandi cervelloni del pianeta terra.
Vedrai qualche zuccone prima o poi troverà la soluzione.
Se anche non fosse emigriamo tutti , ci troviamo
un bel pianeta da colonizzare e creiamo un nuovo mondo civile..
Cosa ne pensi Robert?
Cosa ne penso ? penso che questa volta sarà molto difficile .
Combattiamo un nemico troppo piccolo , invisibile un nemico che ci prende in giro , ci fa le boccacce, ci studia ,
ci fa diventare cretini come lui.
Ecco cosa ne penso , viviamo un momento cruciale della nostra storia umana , forse questa volta non c’è la faremo
anche sé abbiamo dalla nostra parte i migliori cervelli di questo mondo.
Robert sé continui a parlare così mi farai cadere le braccia
su con la vita ,sorridi tutto diventerà più rosa.
Bella questa tua filosofia.
Ok sorrido così quando uno di quei così entrerà di nascosto
nel mio organismo , riderà anche lui ,riderà tanto da schiattare dalle risate.
Va bene? E lo sai perché ?
Perché Robert ?
Perché penserà ma guarda che stronzi questi esseri umani,
invece di essere tristi ,disperati , ridono .
Non c’è scampo , sono rimasti pochi luoghi incontaminati ,
non c ‘è casa , ospedale rifugio che possa ritenersi sicuro.
Sono ormai dappertutto questi strani orribili mostri assumono
gli aspetti più bizzarri quasi umoristici , sono di diversi tipi , certi quasi inoffensivi,
altri capaci di divorare ogni cosa che trovano.
Ieri ho visto fare fuori un vecchietto seduto nei giardinetti pubblici
Mentre era intento a leggere il giornale. Uno strano organismo a tre teste
lo ha assalito alle spalle e fatto sparire in pochissimi istanti.
Credimi non ho mai visto nulla del genere in vita mia , stento a credere ai miei occhi.
E cosa fanno quelli al governo , scappano , non si trova più un dirigente , gli uffici sono vuoti.
Credo che stiamo per giungere alla fine.
Allunga la mano . Vuoi fumare ?
No grazie non fumo.
Ehi ma questa mano è finta?
Si lo persa lottando contro uno di quei mostri, mi brucia ancora
la ferita al ricordo. Era una sera tornavo a casa , dopo aver passato dodici ore in servizio a pattugliare siti pericolosi.
Stavo per scendere dall’auto quando uno di quei maledetti cosi dall’aspetto di uno scarafaggio peloso sbucò improvvisamente dal nulla ,
presi la pistola e la puntai contro di lui ma quel maledetto si trasformò in una belva con una bocca enorme e m’azzanna la mano ingoiandola insieme alla pistola.
Per fortuna un mio vicino di casa Alfred accorso fuori l’uscio
di casa con la sua vecchia carabina gli fece saltare le cervella
con un sol colpo. Ti ripeto, ho visto e subito cose incredibile ,
ti confesso incomincio ad essere pessimista sulla faccenda , non mi convincono più le raccomandazioni dei politici e dei generali
quando dicono che stiamo ad un passo dal scoprire la soluzione per decimarli tutti.
Mi porto appresso un arsenale guarda un bazooka ,oramai
non mi fido più di nessuno tranne delle mie armi.
Mi sono rimaste poche speranze, forse esagero , ma la verità e sotto ai nostri occhi. John cerca di sdrammatizzare .
Il sergente invece dice che non dobbiamo arrenderci che forse manca poco alla vittoria . Che dobbiamo sconfiggere questi mostri che si sono
insediati nei nostri corpi , che noi soldati dobbiamo dare il buon esempio , non dobbiamo mostrarci deboli se no i mostri ci sopraffaranno ,
dobbiamo continuare a credere i noi stessi nella nostra capacità di sopravvivere di sognare un mondo libero .
Non dobbiamo abbandonarci all’amarezza ,all’ira , alla confusione proprio come stai facendo tu Robert ,scusa sé te lo faccio presente.
Se saremo forti e padroni di noi stessi, potremo sconfiggerli.
La nostra volontà è la nostra vittoria.
Non ha importanza quando riusciremo a distruggere queste orrende creature , l’importate è combattere avere fiducia in noi stessi.
Va bene John le tue parole sono veramente incoraggianti.
Adesso ognuno faccia il suo dovere , gli scienziati preparino formule chimiche o macchine capace d’annientarli noi seguiremo
la nostra strada li faremo fuori con le nostre armi tutti quelli
che incontriamo. Forza andiamo sotto vento con prudenza staniamoli , cerchiamoli in ogni cosa loro vivano in ogni forma , corpo ,
sotto qualsiasi sembianza loro si sono nascosti li prenderemo e li faremo fuori .
Ci sto Robert andiamo .Incamiciano a correre vanno incontro al loro destino senza timore. S’avventurano vanno avanti , s’uniscono dopo un po’ ad un gruppo di soldati
d’un diverso reggimento . Avanzano compatti tenendosi stretti gli uni vicino agli altri. Forse vivranno , forse moriranno .l’importante è non avere più paura ,
poiché sanno di non dover aver più paura di se stessi di cosa potrà accadere se uno di quei strani esseri s’infilerà dentro di loro.
L’ unica loro certezza è nella loro forza di sopravvivere ,di ridere , di amare di continuare a credere ancora nel domani.

giovedì 15 settembre 2011

IL CANTO DEL CANE

IL CANTO DEL CANE

Abbandonarsi a una dolce melodia , insieme a tante rime navigare lontano in cerca di un bene, breve come il bacio di un bambino alla propria madre ,come il sogno che esplode nel cielo d'agosto sulla scia di un ricordo elevarsi nel vento trascendere il bene e il male divenire un errante eremita, una fiaba ,un’immagine lasciva che scivola via. Fuggivo dalla miseria e dall'incomprensione così appressati il passo verso una nuova stagione, saltando Il fosso attraversai il bosco inerme a mani giunte con il timore d'incontrare qualcosa di pericoloso e la paura mi spinse ad andare avanti a scavalcare e affrontare i perigliosi eventi che avrei potuto trovare nell'andare avanti e laggiù una piccola cascina nascosta nel bosco mi apparve all'improvviso attirò il mio cammino m 'avvicinai, bussai, entrai. Un silenzio spettrale m'avvolse ,mi sedetti e mi guardai intorno, era un’ unica stanza con un piccolo camino qualche bacinella di rame e altre cianfrusaglie occupavano la stanza . Volevo andare via, ma una forza misteriosa mi tratteneva poi mentre decido di andare via udii una piccola voce dire chi sei viandante ? perché vai via ti prego rimani nessuno ti far del male rimani un altro po’ .Un fremito di terrore corse dentro di me volevo scappare a gambe levate abbandonare quel luogo stregato. Ma inspiegabilmente rimasi e dissi chi sei? Chi è che parla? Dove sei non ti vedo . Che cosa cerchi da me ? Non aver paura non ti sarà torto un capello ,vorrei chiederti se potresti aiutarmi ad uscire da questa casa ,guardami sono qui in quest’ angolo buio prigioniera in un barattolo di vetro? Dove sei non ti vedo ? sul lato destro del camino lo vedi il barattolo di vetro?
Ti prego aiutami . Tra una terribile paura e la voglia di scoprire di chi era quella voce presi a scavare e a rovistare tra vecchie pentole e barattoli vuoti ,poi vidi un essere piccolino alzare le braccia e gridare sono qui, sono qui , grazie, prendi il barattolo e scappa ,forza corriamo via prima che venga il vecchio stregone e ci faccia del male entrambi. Afferrai il barattolo e corsi fuori corsi a più non posso lasciandomi quella catapecchia in mezzo al bosco alle spalle, non so per quanto corsi, infine stremato dalla fatica infracidito sudato quasi febbricitante ai margini del bosco che confina con l'aerea urbana
mi fermai e mi sedetti su un sasso. Stringevo il barattolo ancora tra le mani e il piccolo essere lo potei vedere chiaramente cosa era . Aveva due minuscole ali, era alto un palmo di mano Era una piccola fanciulla. Apri il barattolo mi disse liberami ti prego ti sarò eternamente grata. E no mia cara risposi chi m'assicura poi che tu non volerai via e mi farai rimanere come un gonzo con il naso in aria. Hai la mia parola di Fatima dei bosco che non scapperò e ti ripagherò del favore che mi hai reso . Giura dissi .Giuro .Va bene mi hai convinto apro il barattolo. L'apro lentamente una nuvola di denso vapore uscì fuori facendosi sempre più fitta e oscura poi piano, piano la nube scomparve e apparve la piccola Fata svolazzante di qua e di la .Finalmente sono libera posso volare come son felice avevo perso ogni speranza,i erano più di cent'anni che ero prigioniera del malvagio stregone . Grazie straniero te ne sono veramente grata dimmi cosa desideri e io faro il possibile per esaudirlo. Ma tu sei veramente una Fatima ed esaudirai ogni mio desiderio ,tutto quello che voglio me lo farai avere , magnifico ed io che non volevo entrare in quella lurida capanna . E la fatina volandomi intorno al capo mi disse non abbiamo molto tempo sbrigati a dire cosa desideri se il stregone si e accorto della mia fuga si sarà già messo alla mia ricerca userà ogni arte magica per ritrovarmi e rinchiudermi di nuovo con un suo sortilegio dentro il barattolo che porta spesso con se e se ci ritrova cosa probabile, poiché qui in questa raduna facilmente localizzabili ci castigherà entrambi a me mi ridurrà di nuovo in schiavitù costringendomi a cantare solo per lui onde soddisfare i suoi oscuri desideri a te ti trasformerà in qualche animale fedele al suo comando e questo e il minimo dato che la sua malvagità non ha limiti potrà anche mangiarti . Oh santo cielo allora scappiamo via da qui nascondiamoci in qualche luogo dove lui non può raggiungerci. Questo è un tuo desiderio e così sia dammi la mano .
Allungai la mano ed ella si posò sul mio palmo di mano
ed incominciò a cantare una melodiosa canzone in un baleno sparimmo e comparimmo in cima ad una montagna in una grotta lunga e stretta abitata da decine di pipistrelli ,un panorama incantevole m'apparve davanti agli occhi una valle verde e ridente attraversata da un lungo rigoglioso fiume. Qui sarà un po’ difficile che il malvagio stregone possa
farci del male ci troviamo in una dimensione parallela tra la realtà e la fantasia. Ma tu chi sei gli dissi alla fatina ?
Oh scusami mi chiamo Eroine e tu?
Come mia sorella guarda che combinazione.
Io Giulianone.
Spero di non essermi cacciato in un brutto guaio per causa tua ,
mi avevi promesso che avresti realizzato ogni mio desiderio ,fino ad adesso non ho avuto nulla, tranne dall’essere scappato
dal bosco. Rischiando solamente d'essere ammazzato
da questo egoista stregone.
Non disperarti , siediti ,calmati ,avrai cosa ti ho promesso ,
Ma poi cosa desideri Giulianone ?
Io cosa desidero accidenti ancora non lo so cosa devo chiederti ,voglio essere felice ,ricco, vendicarmi dei tanti torti subiti ,
far ritorno a casa mia in una grande macchina bianca guidata
da un autista con tanti sacchi colmi di monete d'oro.
Se desideri ciò, tutto quello che desideri sia.
E dopo aver cantato una dolce melodiosa canzone.
Mi ritrovai all'improvviso ben vestito in una macchina enorme guidata da un autista in cammino verso casa mia attraverso la strada principale del mio paese, la gente si volta stupita ,si chiede chi sia quel riccone che possiede quella macchina così bella. Certo non immaginano mai ,che all'interno della macchina ci sia io Giulianone l'ubriacone, il vagabondo quello con cui si divertivano a fare ogni scherzo e ogni malefatta che si divertiva a dargli da mangiare insieme ai cani randagi e che poi prendevano a calci volentieri solo per sfogare i loro bassi istinti. Ma tutto questo era così lontano da me, una ferita che non si era rimarginata ma che non volevo più risentire,ne il dolore ne il ricordo. Dissi all'autista di recarsi verso la mia baracca ove abitavo insieme a mia sorella vedova e i suoi tre figli . Scesi dalla macchina ben vestito l'autista fece scivolare ai miei piedi un lungo tappeto rosso la gente del vicinato uscì fuori dalle loro baracche, la voce
si diffuse in un baleno un chiacchierio volò nell'aria ,
mia sorella s'affacciò sull'uscio della nostra baracca rimase per un paio di minuti in silenzio sbalordita di quello che stava guardando poi sillabò Giulianone sei tu?
Si Eroine sono io .
Chi ti ha dato quella macchina e questi sacchi pieni di soldi che quest'uomo sta portando in casa di chi sono ?
Giulianone .
Grido non e che hai commesso qualche cosa di brutto ?
No .Eroine e stata la fatina a darmi tutto ciò ,la fatina del bosco che ho salvato dalle grinfie dello stregone cattivo.
Giulianone io non posso credere ai miei occhi .
Vuoi dire che siamo diventati ricchi ?
Si ,si Eroine .
Va bene , va bene siamo ricchi ora prendo la scopa
e te ne do di santa ragione se non scendi subito dal letto.
Giulianone brutto ubriacone quante bottiglie di vino
ti sei scolato ieri sera?
Sbrigati che è tardi vai a raccogliere i rifiuti e quasi l'alba.
Brutto sacco di pulci , esci fuori subito da questo letto
e da questa casa e vai a lavorare.
Se vuoi stare sotto questo tetto devi sgobbare
come sgobbo io tutto il giorno.
Ma eroine con tutti i sacchi di monete che abbiamo ,
non c'e più bisogno di andare a lavorare.
Senti te lo dico per l'ultima volta eccoti la scopa
e i sacchi vuoti per mettere dentro l'immondizia
e vai a spazzare le strade sporche della città.
Così m'afferra per il braccio e tirandomi giù dal letto
mi sbatte fuori dal letto e dalla baracca .
Il canto del gallo risuonò nel cupo mattino un spicchio di sole
filtrò tra le grigie nubi , il camion dei rifiuti passo e Michelino l'autista mi fece salire a bordo.
Giulianone mi disse indovina cosa ho sognato stanotte
Cosa gli dissi. Che tu eri diventato ricchissimo e viaggiavi in una grande macchina bianca piena di monete d’oro.
Davvero gli dissi era tutto vero.
Ieri tu mi credi non è vero ? ho salvato nel bosco una fatina
dalle grinfie di un stregone cattivo e lei mi ha ripagato
esaudendo un mio desiderio.
Che sfortuna ragazzo che hai avuto sei capitato proprio male
tu e quella malandrina fatina mi avete fatto passare un brutto quarto d'ora. Ma adesso tutto è finito la fatina e di nuovo nelle mie mani eccola canterà per il resto dei suoi giorni solo per me.
Ma tu chi sei dissi guardandolo terrorizzato.
Tu non sei michelino ,sei il malvagio stregone. Ahahahahahahahahahahahahaha hai indovinato
adesso ti trasformo in quello che sei sempre stato in un cane
e farai tutto quello che ti comando di fare.
No dissi bau, bau, bau ,bau , bau,bau .Maledetta vita di cane.

mercoledì 11 maggio 2011

"Danny Due Dita"

"DANNY DUE DITA


Danny era alto due dita , con una simpatia unica da farti scompisciare dalle risate , in strada o dove l’incontravi
lo riconoscevi subito , con l’inseparabile piccolo
cappellino colorato in testa ricamato con cura.
Danny era alto trenta centimetri ma aveva un cuore d’oro.
Pronto sempre ad aiutare chi ne aveva bisogno.
Come quella volta che andò sul monte Everest
a salvare un alpinista in difficoltà, o di quella volta
che si lanciò tra le fiamme d’un palazzo cadente
per salvare il gatto ad una vecchietta paraplegica.
Di buone azioni Danny nella sua vita ne ha fatte tante
al punto da meritarsi una medaglia al valore civile
dalla civica associazione Noi e Gli Altri.
Acclamato eroe e modello di virtù da tutti i giornali locali
Danny continuò a lungo a vivere il suo disaggio
esistenziale pardon d’altezza con dignità unica.
Un giorno decise di farsi avanti e d’andare dal grande presidente
della sua amata nazione e far presente la sua condizione.
La sua intenzione era di volersi offrire come rappresentante
di tutti coloro che non possono vedere attraverso il finestrino
del treno il panorama in movimento,o comprarsi un gelato senza alzare un cartello
in alto con su scritto un gelato al pistacchio grazie .
Di dover continuare a respirare tutto lo smog della città
poiché il tubo di scappamento ti arriva sotto il naso, come
non essere mai presi sul serio ,poiché troppo piccoli .
Così causa la sua statura passò inosservato tra le gambe delle guardie del palazzo , salì in fretta le scale del palazzo presidenziale
e giunto alla camera del presidente entrò senza neppure bussare . Visto che il presidente dormiva lanciò un urlo acuto
che il povero presidente si svegliò di colpo facendo un salto giù dal letto cadde
prima per terra, poi rimbalzò sul muro per ritornare indietro
a schiacciare con il suo peso il pulsante rosso che dava l’inizio
ad alcuni esperimenti sull’ingegneria genetica.
Ricevuto il segnale d’avvio il professore a capo delle ricerche lasciò cadere alcune gocce nell’alambicco, mettendo in moto
una formula segreta. Tre giorni dopo tale disastro.
Danny poteva parlare faccia a faccia con chiunque ,
poiché l’esperimento segreto aveva prodotto una nuvola
di gas in grado di rimpicciolire , facendo ridurre
di conseguenza d’altezza tutto il genere umano.
Danny non era più così un piccolo uomo tra gli uomini
ma grande tra i grandi della storia veniva osannato
poiché con la sua eroica azione aveva
risolto per vie traverse tutti i mali del mondo .
La fame e le malattie varie venivano così debellate grazie all’enorme abbondanza di cibo e materiali a disposizione.
La terra ritornava ad essere grande e inesplorata fatta a misura
per certe particolari altezze ove tutto è permesso soprattutto quando si è piccoli come Danny Due Dita.