Serenata Sotto E Stelle
Senza nome m'appare luntano, nero sotto o viento mezzo sta sfurtuna ,sulutario, trasognato fragile come un lamento bello come è l'onne dello mare perduto dentro ad un ricordo, dove celeste m'appare , remando contro contro le tant'è delusioni. Vivo poi moro, penso rinasco ,tutta un altra storia te vorrai narrarare. Vorrai dirti parole sincere ,celeste, speranze, scivolando nell'ombra , accarezzando questa sorte. Acciaccato ,stracco, passane per questa via abbandonato due case e un forno, una sedia mezza rotta miezza a piazza del paese . Nu cane mi viene avvicine m'annusa poi scompare dentro un vicolo cieco. Volesse trova pace senza scarpe ,senza e cazette al piede volesse scendere mezzo all'ate e parlare per ore di cosa voglia dire essere felice. Splende lo mare sotto i raggi della luna le piccole città lievemente illuminate dormono sulla magna costa le voci del mare rimboba nel vuoto in un'idea che crea il mondo.